Per curare bene i pazienti è necessario andare al “cuore” delle cose, cercare di capirne gli stati emotivi, le ansie e le preoccupazioni, ossia praticare in senso vero e proprio una medicina del cuore. Il nostro stato emotivo scrive nei nostri cuori e può determinare delle profonde cicatrici nel muscolo cardiaco. Nel 1942, Walter Bradford Cannon, fisiologo pioniere delle emozioni umane, pubblicò un interessante articolo intitolato “Voodoo Death”, in cui postulò che la “morte voodoo” è reale e può essere spiegata come dovuta a uno shock emotivo causato da un’intensa reazione del sistema simpatico-adrenergico ad un terrore evidente o represso. La “morte voodoo” non è un fenomeno di popoli primitivi dimenticati dal tempo, ma può verificarsi anche in popolazioni civilizzate. La paura e il dolore sono emozioni profonde che agiscono, attraverso il sistema cerebrale sul cuore. Un esempio di “mal di cuore” è la “cardiomiopatia da stress” o “sindrome del cuore infranto”, esempio di come uno stress emotivo scioccante possa promuovere un danno cardiaco. Questa malattia colpisce il cuore di donne, prevalentemente dopo la menopausa, in relazione ad uno stress fisico (procedura medica o chirurgica) o psichico (litigio, notizia catastrofica, lutto, problemi di lavoro, fine di un rapporto sentimentale etc.) ed è caratterizzata da una disfunzione contrattile reversibile del cuore che assume all’apice un aspetto a “pallone”, simile ad un antico vaso utilizzato in Giappone per la pesca del polpo, per tale motivo anche nota con il termine di Sindrome di  Takostubo. All’esordio può simulare un infarto cardiaco e nella fase acuta anche complicarsi, ma guarisce solitamente in poche settimane, con un rischio di recidive dopo pochi anni dal primo evento. La malattia di Takostubo per lungo tempo considerata una malattia autoctona del cuore, per la sua patogenesi misteriosa rappresenta una Sindrome neurocardiaca. Un area corticale strategica del cervello l’insula del Reil, coinvolta nel controllo delle emozioni attraverso la mediazione del sistema nervoso simpatico, rivestirebbe un ruolo importante nella patogenesi di questa malattia. Inoltre la particolare distribuzione dei rami nervosi cardiaci direttamente connessi alle fibre muscolari del cuore potrebbe spiegare il misterioso coinvolgimento dell’ apice con aspetto a pallone, peculiare della malattia. Non dobbiamo dimenticare che il nostro cuore non è soltanto un muscolo irrorato da vasi ma anche un affascinante struttura  di ramificazioni nervose, questo piccolo cervello nel cuore può spiegare il mistero di questa sindrome neuro-cardiaca. 

REFERENZE BIBLIOGRAFICHE

Marafioti V, Turri G, Monaco S. Important distinction between acute coronary syndromes and Takotsubo syndrome. Nat Rev Cardiol 2020;17(4):258. 

Marafioti V. Muscle, vessels, or nerves: which one of these plays a key role in the heart of patients with takotsubo syndrome? Heart Fail Rev 2020;25(6):917–8.

Marafioti V, Benfari G. Takotsubo syndrome: a neurocardiac syndrome inside the autonomic nervous system. Heart Fail Rev 2019;24(2):227. 

Marafioti V, Turri G, Carbone V, Monaco S. Association of prolonged QTc interval with Takotsubo cardiomyopathy: A neurocardiac syndrome inside the mystery of the insula of Reil. Clin Cardiol 2018;41(4):551–5. 

Marafioti V, Turri G, Monaco S, Carbone V. Response to Association of Prolonged QTc Interval With Takotsubo Cardiomyopathy: A Neurocardiac Syndrome Inside the Mystery of the Insula of Reil. Clin Cardiol 2018;41(7):884–4. 

Marafioti V, Turri G, Monaco S. Response to Association of Prolonged QTc Interval With Takotsubo Cardiomyopathy: A Neurocardiac Syndrome Inside the Mystery of the Insula of Reil. Clin Cardiol 2018;41(11):1409–10.