Il sonno ricalibra i nostri circuiti cerebrali e le nostre emozioni, migliora la capacità di apprendimento e di memoria e ci consente di ottenere prestazioni migliori. Dormire bene durante la notte con un sonno di almeno 7 ore, allineato al ritmo naturale di 24 ore, significa rimanere attivi e produttivi durante il giorno. Un sonno agitato è meno ristoratore di un sonno tranquillo e rappresenta una causa di  sonnolenza diurna. Ci sono 4 fasi nel sonno: veglia, sonno REM, sonno non REM (sonno leggero e sonno profondo), ciascuno delle quali gioca un ruolo essenziale nel mantenere il nostro stato di salute fisica e mentale. Durante una notte di sonno ideale, queste fasi si alternano in 4-5 cicli di  90 minuti. Nella prima parte della notte prevale il sonno non REM (leggero e profondo), mentre nella seconda il sonno REM. Lo stato di veglia (2-5 %) è il tempo speso a letto prima e dopo essersi addormentati ed include anche i brevi periodi di risveglio durante il sonno.  Una gran parte del nostro sonno lo spendiamo nel  sonno leggero (45-55 %), in questa fase è facile risvegliarsi,  i muscoli si rilassano, la frequenza cardiaca e respiratoria rallentano, la temperatura corporea diminuisce. Il sonno profondo (13-23 %) è la fase più ristoratrice e rigenerante durante la quale il sistema immunitario si rafforza ed il cervello elimina le tossine. Nel sonno profondo  la frequenza cardiaca raggiunge il suo valore più basso ed i muscoli sono completamente rilassati e  risulta più difficile risvegliarsi.  Durante il sonno REM così denominato in quanto gli occhi sotto le palpebre si muovono (Rapid Eye Movement), si generano onde cerebrali  particolarmente attive e simili a quelle osservate durante lo stato di veglia. In questa fase (20-25 %) si raffinano i processi cognitivi e si consolida la memoria. Circa l’80% del ricordo dei tuoi sogni al risveglio, proviene da questa fase che prevale nella seconda metà della notte. Attenersi ad orari di sonno regolari, evitare la caffeina nel tardo pomeriggio, l’alcool ed i  pasti abbondanti o l’esposizione a schermi luminosi prima di coricarsi,  sono tutte misure che migliorano la quantità e la qualità del sonno come anche ottimizzare l’ambiente di sonno con una stanza buia, silenziosa e fresca (18° C). Nella popolazione generale la prevalenza dei disturbi del sonno si aggira sul 32,1 %.  Dormire meno di 7 ore per notte danneggia il sistema immunitario ed aumenta il rischio di malattie cardiovascolari,  cancro e disturbi mentali. Se ti senti affaticato durante il giorno, questo potrebbe dipendere dalla qualità del tuo sonno e/o da un importante disturbo: la sindrome delle apnee ostruttive (OSAS).  Questa sindrome  ha  una prevalenza  sottostimata nella popolazione generale, ed è caratterizzata da episodi ripetitivi di apnea (ostruzione della porzione collassabile delle alte vie respiratorie) che eccedono i 10 secondi. L’OSAS è associata ad eccessiva sonnolenza diurna, fatica cronica, russamento notturno e frequenti risvegli. E’ importante una diagnosi precoce in quanto la sindrome delle apnee notturne  è correlata ad importanti complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari (cardiopatia ischemica, aritmie, stroke, ipertensione, sincope) ed incidenti stradali e sul lavoro. L’innovativo dispositivo holter Rootirx con un monitoraggio di 7 gg effettua una stadiazione  delle fasi del sonno con actigrafia,  identificando i pazienti con insonnia che possono beneficiare di igiene del sonno  e quelli con elevato rischio di OSAS da avviare ad approfondimento diagnostico ed opportuna terapia.